Valorizzazione ecologica dei terrazzamenti di Mergoscia


Trockenmauern, Natur im Siedlungsraum, Magerwiesen, Wald | Realisiert im Juni 2017 | Tessin

Il paese, con le sue frazioni sul pendìo volto al sud, conta oggi circa 200 abitanti e senza la marcata presenza dei suoi innummerevoli muri a secco difficilmente sarebbe stato costruito. Quassù fino a quasi 800 metri, lungo i terrazzamenti, si coltiva la vite, si è ripristinata la selva castanili e si taglia achora il fieno, anche se non vi sono che relativamente poche peccore, una trentina di capre e qualce bovino.

La storia di Mergoscia rispecchia la realtà di molti altri villagi delle nostre valli: condizioni di vita durissime hanno portato la gente ad emigrare, con il conseguente lento ma inesorabile declino dell'attività contadina tradizionale e l'inevitabile abbandono graduale del territorio.

L'Associazione Pro Mergoscia mira da tanti anni a bloccare questo sviluppo negativo e a salvaguardare il paesaggio culturale e naturale. Tra altro è stato creato un itinerario thematico che permette di esplorare il territorio.

Da 2015 ci impegniamo a Mergoscia con le nostre suadre di civilisti per valorizzare i terrazzamenti che fino all'inizio del 20° secolo venivano coltivati cereali, canapa, mais e più tardi vigneti in parte piantate insieme con alberi da frutta. Grazie a questo sistemo potevano crescere prati secchi ricchi di specie che venivano poi adibiti a pascoli oppure falciati.

I numerosi muri a secco, da maggior parte lesionati, vengono recuperato segmento a segmento per il futuro utilizzo agricolo. La combinazione tra i muri a secco e le superfici agricole costituisce un biotopo ideale per specie quali il biacco e il colubro di Esculapio, che in Svizzera sono considerate "fortemente minacciate", nonché per il ramarro occidentale e il colubro liscio, che sono classificati come "vulnerabili".


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